I tornei di poker Texas Hold’em dal vivo, dal punto di vista organizzativo – Part.1

Lo sviluppo applicativo del Social Enterprise model ad un’organizzazione di tornei di poker Texas Hold’em dal vivo, inizia con una breve analisi olistica della situazione organizzativa del settore.

Tradizionale struttura organizzativa secondo il paradigma capitalistico

Sulla base dei risultati dell’indagine scientifica in esame, le organizzazioni di tornei di poker live presentano una tradizionale struttura organizzativa secondo il paradigma capitalistico. E’ caratterizzata da catena di comando verticale, accentramento del potere, rigida gerarchia e  strategie di business focalizzate sull’offerta allo scopo di massimizzare i profitti.

In particolare queste ultime, si rivelano scelte che trascinano con sé tutte le conseguenze nel trascurare i processi che consentono di misurare l’efficacia della propria organizzazione dal punto di vista di governance e policy[G. Jones, 2007]. Risulta, infatti, che questa modalità conduce ad un frequente rallentamento del processo decisionale e, un certo abuso di posizione di potere. E tutto ciò, a volte, è andato a discapito della ricerca della qualità. Una delle categorie più martoriate da questo tipo di scelte risultano essere la categoria dei dealer che viene spesso considerata un accessorio, cui non e’ richiesta particolare professionalità.

Immagine per l'organigramma classico del poker live - dgtransformation department

Questione di regolamentazione

In ultima analisi, secondo i risultati di ricerca, la condizione di precarietà professionale dei ruoli organizzativi interessati all’organizzazione di tornei di poker Texas Hold’em live, sia attribuibile alla particolare situazione di non regolamentazione del settore. Fattore che incide anche sulla qualità della percezione individuale della stragrande maggioranza degli attori coinvolti del proprio essere ed apparire un professionista del settore. Quanto appena asserito, conduce alla riflessione sulle problematiche legate alla pandemia COVID-19, che hanno spinto tanti dealer e floorman di altissimo livello professionale a lasciare definitivamente l’attività, a causa del mancato riconoscimento giuridico che ne garantisse gli interventi statali d’emergenza di categoria.

Leggi la seconda parte dell’articolo.

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