Il piano di condivisione dei profitti nel progetto Poker social Enterprise – Part.2

Dopo aver presentato le nuove pratiche lavorative e della partecipazione attiva al piano di comunicazione dei floor e dealer, oggi affrontiamo l’aspetto retributivo che ne consegue.

Una nuova opportunità per monetizzare il proprio expertise di floor e dealer

Vuoi sapere come monetizzare il tuo expertise maturato sino ad oggi? Leggi qui allora:

Anzitutto, la partecipazione attiva al piano di comunicazione sarà ricompensata in aggiunta a quella concordata per il ruolo organizzativo di floor-man o dealer. La proprietà di All In Channel Entertainment & Communication ha deciso, infatti, di ridistribuire gli utili netti maturati/evento nella misura del 50%. L’intero importo sarà suddiviso tra tutti i collaboratori che avranno partecipato al piano di comunicazione, con aliquote proporzionate alle responsabilità e attività coinvolte.

Immagine di copertina per il piano di condivisione dei profitti neò poker social enterprise

Qualche calcolo

Con questo paragrafo intendo descrivere la tabella in copertina.

Del 50% degli utili, il 70% andrà direttamente alle unità organizzative impegnate nel piano di comunicazione, mentre il 30% sarà utilizzato come bonus. Pertanto le unità organizzative percepiranno, oltre all’ingaggio iniziale (il tradizionale forfait), anche le quote del 50% degli utili, in quanto appartenenti al team organizzativo Champions Crew. I bonus accumulati sino alla fine dell’evento live saranno ulteriori extra. Del 70% degli utili destinati alle unità organizzative, la proprietà ha stabilito che il 20% di essi spetteranno ai manager. Il rimanente 80% sarà suddiviso per il totale delle unità organizzative, inclusi i manager stessi. Il risultato sarà la quota unitaria base spettante di diritto ad ogni unità organizzativa, nonché, considerando 51 componenti, l’ 1,57%. Inoltre, per ogni codice attività acquisito per contribuire al piano di comunicazione, riceverà un’ulteriore 1,60%. Questa scomposizione tiene conto dei processi produttivi necessari a completare il piano di comunicazione. Non è escluso e piuttosto verosimile, che ogni attività organizzativa potrà acquisire più di un codice attività in ordine cumulativo.

Un discorso a parte per il PM

La policy adottata con il modello Social Enterprise trasforma ogni tradizionale figura di comando di ogni reparto in una guida del proprio team di lavoro.

Un discorso diverso riguarda il Project manager. Come descritto nell’articolo dedicato, il PM rappresenta il cervello del progetto. In quanto tale, alla quota ad esso destinata si aggiungerà l’aliquota corrispondente ad ogni codice attività destinato al piano di comunicazione.

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